Con la riforma costituzionale del 2001 e la corrispondente riforma dello Statuto di autonomia, alla provincia autonoma dell’Alto Adige è stato attribuito il potere di determinare le modalità di esercizio dei diritti democratici nelle elezioni e nelle votazioni.
Il fatto che i cittadini debbano poter esercitare in modo diretto il potere legislativo nei referendum è inequivocabilmente dimostrato dallo Statuto di autonomia: esso prevede non solo l’introduzione di strumenti di democrazia diretta, in quanto applicabili a livello nazionale, ma anche espressamente la legislazione popolare (“referendum propositivo”).
L’ex senatore Marco Boato, autore principale di questa riforma, ha più volte sottolineato che la legislazione popolare non è limitata a questioni di fatto, ma comprende anche il potere di come regolamentare la stessa democrazia. Ciò è stato confermato anche da
varie commissioni.
Tuttavia, la democrazia nella nostra provincia, a causa di norme di legge inadeguate, può essere esercitata solo a metà, tramite le sole elezioni e non anche attraverso le votazioni referendarie.
Il modo in cui la democrazia è governata determina la situazione e il livello di sviluppo di un paese. Per quanto riguarda la mancanza di un quadro legislativo della democrazia diretta veramente applicabile in Alto Adige, teniamo a sottolineare che vari studi scientifici dimostrano che esiste un collegamento diretto tra la possibilità di codeterminazione e il benessere psicologico dei cittadini, l’efficienza dell’amministrazione, dei servizi e della gestione del denaro dei contribuenti.
Democrazia dovrebbe significare l’autogoverno dei cittadini tramite votazioni referendarie, elezioni e processi di partecipazione deliberativi.
Qui in Alto Adige purtroppo la democrazia non corrisponde a questo principio. Tuttora sono pochissime le persone che determinano le scelte politiche. E sono proprio queste le persone che sottraggono ai cittadini il diritto loro spettante di poter anch’essi decidere sulle questioni che ritengono importanti, di stabilire loro le regole della democrazia e che impediscono così che la volontà maggioritaria della cittadinanza si possa esprimere in modo determinante in seguito a un intenso processo partecipativo.
III. Come viene impedita la codeterminazione in Alto Adige?