Il referendum si rivolge contro la legge con la quale il gruppo consiliare della SVP, con i soli propri voti, vuole modificare le regole della partecipazione. Per la prima volta in Alto Adige i cittadini avranno la possibilità di decidere in prima persona se una legge varata dal Consiglio provinciale dovrà entrare in vigore o meno.
Se questa legge, o perché non si riuscisse a raccogliere abbastanza firme o perché venisse accettato nel voto entrasse in vigore, per via delle soglie assurdamente alte nonché per le ampie possibilità riservate al potere politico di interdire le votazioni, ci potremmo scordare in Alto Adige di esercitare il potere referendario. Questa non è “solo” convinzione dell'Iniziativa, di esperti di fama mondiale e di tutte le organizzazioni che da anni si battono per buone regole di partecipazione. Questa posizione è condivisa in modo compatto da tutta l'opposizione del Consiglio (che ha votato contro questa legge) nonché dal partner di coalizione, il PD, che si è astenuto.
Affinché in futuro in Alto Adige si possa esercitare il diritto referendario, il comitato dei promotori, sostenuto da oltre 30 organizzazioni, raccoglierà entro il 13 settembre 8.000 firme in tutta la provincia, per far si che i cittadini possano decidere in prima persona se questa legge della SVP dovrà entrare in vigore o meno. Questo referendum costituzionale può essere esercitato in quanto la legge in questione è una legge cosiddetta costituzionale o fondamentale in quanto prevista dallo Statuto di Autonomia. Per tali leggi come per la legge elettorale e per la legge sulla democrazia diretta, lo Statuto (art. 47) stesso prevede un diritto di controllo diretto per tutti gli aventi diritto al voto. Questo diritto va esercitato ancora prima che una tale legge entri in vigore. Col voto poi sono coloro che si recano al voto a decidere poichè in questo caso non è previsto un quorum di partecipazione .
Contemporaneamente alla raccolta delle firme per il referendum contro la legge della SVP raccogliamo anche le firme per portare nuovamente in Consiglio provinciale la nostra proposta di legge sulla democrazia diretta. Con questo dovremmo finalmente riuscire - premesso che verrà respinta la legge SVP - a far si che la nostra proposta in Consiglio divenga la base sulla quale il Consiglio dovrà costruire finalmente regole valide di partecipazione.
Possono firmare le due richieste tutti gli aventi diritto al voto nel proprio Comune di residenza e a Bolzano anche nei Centri civici di quartiere. Serve solo presentarsi con un documento valido recante una foto. Le firme devono essere deposte entro e non oltre il 13 settembre.
· la lista dei Promotori
· la lista delle organizzazioni sostenitrici