Alcuni valori di base non sono divisibili; questo vale anche per il valore sociale della democrazia.
La democrazia non si può ridurre a una parte specifica della vita sociale: essa deve permeare non solo la vita politica, ma tutti gli ambiti della vita sociale, e quindi anche i servizi comuni e l'economia.
Secondo Christian Felber esistono tre forme di proprietà nell'ordine economico:
- la proprietà pubblica
- la proprietà collettiva-privata
- la proprietà individuale-privata
La proprietà pubblica esiste ad esempio nelle moderne cosidette "allmende" (quello che appartiene a tutti").
Quello che in passato era bene comune come ad esempio un prato, un bosco o l'acqua, nei tempi moderni, si è esteso a nuovi beni (energia, acqua potabile) e nei servizi di assistenza di base, come ad es. nei settori della salute, della formazione, delle istituzioni culturali, dell'assistenza pensionistica, ecc. L'obiettivo è garantire questi servizi a tutti e a prezzi accessibili, fare in modo che siano servizi di qualità e garantiscano il mantenimento di determinati standard di benessere collettivo.
Nel corso degli ultimi due decenni, sotto la pressione dell'onda neoliberale, i beni comuni sono stati ridotti sempre di più, sono stati privatizzati e sottomessi alla ricerca di profitto. L'affermazione che la privatizzazione ed il mercato libero potessero proporci dei servizi meno cari e più efficienti non è però diventata realtà. Al contrario è successo l'opposto, come ci mostrano molti esempi concreti.
Quello che conta ora è fermare l'esproprio del pubblico e fortificare i beni comuni rendendoli nuovamente tali. Non è sufficiente riportare tutto alla situazione iniziale; essi devono essere creati e organizzati in modo nuovo. Per fare ciò è necessario introdurre un'ampia codeterminazione da parte dei cittadini, che realizzi più giustizia, più efficienza e più flessibilità; è necessario che si sviluppi una coscienza ambientalista più ampia e che terminino le ingerenze politiche da parte dei partiti.
Il passo decisivo per la ricreazione dei beni comuni è quindi una democratizzazione radicale, la condizione base per la realizzazione dei restanti obiettivi e per l'evoluzione della democrazia.
Secondo Christian Felber la guida imprenditoriale dei beni comuni dovrebbe essere costituita in futuro secondo il principio del"quadrifoglio":
- rappresentante del bene comune (comuni, provincia, stato)
- rappresentante dei dipendenti di un'impresa
- rappresentante degli utenti
- rappresentante di una commissione gender (controlla la parità sociale dei sessi)