La minoranza in Consiglio con l'impegno per la partecipazione si fa maggioranza
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“Difetti tecnici”? Non esistono!
Si legga la relazione sul disegno di legge

L'8 e il 9 ottobre scorso otto partiti hanno presentato in Consiglio provinciale due disegni di legge, proposti originariamente dall'Iniziativa per più democrazia, al fine di rendere finalmente praticabile il diritto di co-determinazione dei cittadini.
Grazie all'unità degli otto partiti in questo intento la minoranza (di opposizione) è diventata maggioranza con 18 voti e le due proposte avrebbero potuto essere approvate!
Il Presidente della Provincia ha affermato che entrambi i disegni di legge sarebbero stati respinti a causa di presunte “carenze tecniche”. Basta però leggere le relazioni sui disegni di legge per capire che tali carenze non esistono.
La “minoranza” e la maggioranza di governo hanno deciso insieme di rinviare la discussione per tentare di raggiungere un accordo. Trattandosi delle modifiche minime necessarie per l'applicabilità della legge provinciale 22/2018, è però escluso un compromesso che le possa limitare o addirittura possa nuovamente impedire la sua applicabilità.
Oggi, martedì 9 settembre, nel corso di una conferenza stampa l'
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Iniziativa per Più Democrazia è sconcertaita dal modo in cui la Prima Commissione Legislativa del Consiglio provinciale ha trattato e respinto i progetti di legge che avrebbero dovuto finalmente garantire l'applicabilità dei diritti di codeterminazione. Sono stati presentati in Consiglio provinciale da sei partiti dell'Alleanza per Più democrazia e ora respinti in Commissione da SVP, Fratelli d'Italia e la lista Vita.
Ma la cosa più grave è che la presidente del Comitato legislativo, Anna Scarafoni di Fratelli d'Italia, con il suo voto contrario ha completamente disatteso l'impegno con i cittadini sottoscritto in vista delle ultime elezioni regionali. Insieme ad altri sei partiti, si erano impegnati nel giugno 2023 a far si che venissero approvate in Consiglio provinciale le due proposte di modifica della legge provinciale sulla democrazia diretta. Si tratta di una palese violazione della fiducia che toglie credibilità a questo partito di governo con la sua pretesa di affidabilità. Tanto più che il collega di partito e vicegovernatore Marco Galateo ha più volte assicurato ai partner dell'alleanza che FdI manterrà la parola data. Lo stesso vale per l'esponente Holzeisen della lista VITA, che nonostante si sia pubblicamente impegnata a sostenere l'iniziativa legislativa prima delle elezioni e lo ha ribadito ancora quattro giorni prima del dibattito in Consiglio ha votato poi per un parere negativo. 






