È l’ultimo passo verso un buon regolamento della democrazia diretta!
L’Iniziativa per più democrazia rileva con stupore che il gruppo consiliare della SVP ha varato ora, nel ultimo scorcio della legislatura e con i soli propri voti, la propria legge sulla democrazia diretta. Questo è veramente inaccettabile!
Qui infatti non abbiamo a che fare con una qualsiasi legge, ma con una legge che stabilisce le norme che regolano l'altrà metà della democrazia, quella diretta: una tale legge richiederebbe un consenso allargato e non dovrebbe esprimere l'idea di un solo partito. Il vertice della SVP da molto tempo sa benissimo che a questa sua proposta non manca solo ogni consenso all’interno del Consiglio ma anche di quella parte della società civile che negli anni passati ha approfondito la materia. Non si capisce inoltre perché l'attuale gruppo consiliare SVP abbia voluto impegnare con tale legge, da difendere nel referendum, la nuova formazione che uscirà dalle elezioni, ben sapendo che, con l'uscita di scena di Luis Durnwalder, si aprirebbero nuove prospettive per affrontare la materia.
L’Iniziativa per più democrazia non nasconde la sua soddisfazione per il fatto che la propria contrarietà al disegno di legge SVP possa aver contribuito alla chiusura totale verso la legge stessa non solo di tutta l’opposizione in Consiglio ma anche del partner di coalizione della SVP. L'Iniziativa considera un atteggiamento ipocrita e di basso profilo la svalutazione che alcuni esponenti del gruppo consiliare SVP hanno fatto sul mancato consenso alla legge da parte di tutti gli altri partiti, giudicato non di contenuto ma già parte della campagna elettorale. In realtà la valutazione dei partiti di opposizione coincide con quella dell'Iniziativa per più democrazia che, in quanto organizzazione di volontariato apartitica, non ha alcun scopo elettorale: essa esprime il suo giudizio negativo basandosi su conoscenze ed esperienze acquisite attraverso la trattazione di tale materia da quasi due decenni! Gli attivisti e sostenitori dell'Iniziativa con il proprio impegno non hanno altro da guadagnare che la certezza di impegnarsi a favore di una politica più sensata e ragionevole e non hanno da “perdere” altro che il loro tempo che si vedono costretti di dover impegnare in questi anni per contrastare l'atteggiamento tanto ostile quanto ottuso e chiuso dell'SVP.
Contro questa legge ora non rimane che promuovere il referendum: questo referendum è un'opportunità data ai cittadini dallo Statuto di Autonomia solo in riferimento alle leggi fondamentali con le quali vengono stabilite le regole della democrazia. Il voto referendario si svolgerà probabilmente in gennaio del 2014. In questo caso non è previsto un quorum di partecipazione e decideranno coloro che si recheranno alle urne.
Sarà un'ulteriore esperienza importante per i cittadini della nostra provincia poter decidere per la prima volta in assoluta sull'entrata in vigore o meno di una legge varata dal Consiglio. L'Iniziativa da anni si batte affinché ai cittadini sia data tale possibilità, non solo in casi d'eccezione come questo, ma ogni qualvolta essi lo ritengano necessario e quindi di fronte ad una qualsiasi legge varata dal Consiglio o ad una delibera della Giunta con valenza provinciale. Sotto la pressione di un possibile referendum l'attività legislativa sarebbe costretta a tenere maggiormente in considerazione le aspettative dei cittadini e risulterebbe qualitativamente migliore. Ma è proprio questo diritto di controllo diretto che la dirigenza della SVP, con la sua legge, preclude ai cittadini!
Se nel referendum i cittadini respingeranno questa legge nella prossima legislatura l'SVP sarà costretta ad accettare finalmente una regolamentazione della materia che sia veramente praticabile e condivisa. A tale scopo in aprile 2014 l'Iniziativa ripresenterà al voto la propria proposta di legge sulla democrazia diretta, frutto di uno studio approfondito e di un ampio dibattito all'interno della società civile.