Nella conferenza stampa odierna si è presentato il nuovo presidente dell’Iniziativa per píù democrazia: Erwin Demichiel, che fino a un anno fa lavorava nel servizio sanitario provinciale, succede a Otto von Aufschnaiter, che ha presieduto l’Iniziativa fin dalla sua fondazione nel 2000, e che è stato particolarmente apprezzato per la capacità di mediare fra diverse posizioni, rispettandole e valorizzandole. Aufschnaiter rimane al servizio dell’Iniziativa come membro del direttivo. Il presidente uscente ha dovuto fare i conti con una SVP che fino a oggi continua ad opporsi a una regolamentazione veramente efficace dei diritti di partecipazione dei cittadini (calendario dei peccati della SVP contro la partecipazione), ma ha anche avuto la gratificazione di vedere che l’Iniziativa è diventata una prospettiva politica per l’Alto Adige, alla quale molti cittadini legano le proprie speranze politiche. Pertanto il nuovo presidente ci tiene a individuare – ed apprezza – anche tutto ciò che è cresciuto negli ultimi anni in tema di democrazia, certo dovuto anche al lavoro dell’Iniziativa. Si tratta in primo luogo di una maggiore consapevolezza dei cittadini riguardo al valore delle proprie opinioni e valutazioni; e poi anche di un’indignazione produttiva che si è sostituita alla rassegnazione di fronte alla prassi politica autoritaria e del tutto obsoleta nella nostra provincia.

 

L’Iniziativa per più democrazia rappresenta, coi propri 500 soci e altrettanti sostenitori, tutti coloro che rivendicano il diritto di stabilire le regole della democrazia con la partecipazione e il consenso dei cittadini stessi, e che non accettano di farsi dettare le regole da un partito che persegue solo il proprio potere. L’errore di sistema della politica attuale sta proprio nel fatto che i rappresentanti eletti negano ai cittadini il diritto di stabilire essi stessi le regole per il funzionamento della democrazia. Significativamente anche il disegno di legge della SVP nega esplicitamente questo diritto fondamentale. Le regole della democrazia devono scaturire dall’interesse dei cittadini per elezioni veramente libere e una partecipazione efficace alle decisioni politiche.

L’Iniziativa è curiosa di vedere se la SVP, come riconfermato dall’Obmann Theiner poche settimane fa, avrà il coraggio di deliberare il proprio disegno di legge sulla partecipazione ed esporsi così al giudizio dei cittadini in un referendum; o se quel disegno di legge sia solo servito a giustificare l’ennesima bocciatura delle altre proposte in campo. Contrariamente a quanto afferma l’Obmann Theiner, la SVP può stare ben certa che si andrà al referendum anche nel caso – peraltro molto improbabile – che la legge passi con la maggioranza dei due terzi. I tempi sono maturi anche per raccogliere le 26.000 firme necessarie secondo la legge vigente.

Tutto quel che l’Iniziativa ha dovuto provare in questi anni nel confronto con la rappresentanza politica al potere, ha suscitato in essa gravissime riserve su tale rappresentanza. L’Iniziativa ormai individua il problema della politica nel modo e nelle condizioni in cui si forma la rappresentanza. Perciò ora si concentra su questo aspetto della democrazia e si propone di elaborare un proprio disegno di legge elettorale. 40 anni dopo il varo del pacchetto di Autonomia la nostra provincia ha estremo bisogno di un pacchetto di democrazia: diritti politici efficaci (il diritto elettorale e il diritto referendario), dai cittadini per i cittadini! Niente e nessuno ci distoglierà dall’obiettivo.

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