Anche su questo argomento le posizioni variano considerevolmente. In Baviera, per ottenere l’autorizzazione al referendum, il 10% degli aventi diritto al voto devono presentare la firma presso il loro Municipio nello spazio di due settimane.
In Svizzera per una proposta del popolo ci sono 18 mesi a disposizione e 100 giorni per un referendum contro le decisioni della rappresentanza politica.
Ci si chiede: con un lasso di tempo molto breve per la raccolta delle firme si vuol forse provare che la questione
è ben nota e che molte persone sono già motivate a votare? Oppure un periodo più lungo per la raccolta delle firme aiuterebbe a rendere la questione più conosciuta. Noi pensiamo che occorra partire da una differenza sostanziale per chiarire questo interrogativo. Portare a votazione qualcosa di già noto è diverso da portare a votazione qualcosa di nuovo, qualcosa che è necessario spiegare ai cittadini, dando loro il tempo di confrontarsi con questo nuovo aspetto. Questa differenziazione riguarda alla fin fine la differenza tra ciò che viene portato al voto referendario confermativo e quello che viene portato al voto referendario propositivo (vedi link 2)Un referendum confermativo invece si indice su una questione già dibattuta (per esempio aeroporto, BBT o altri progetti che hanno destato scalpore, critica o simili). In casi del genere l’opinione pubblica è già stata destata e basterà un periodo più breve per la raccolta delle firme.Se invece l’oggetto del referendum è un’iniziativa popolare occorre un’ampia informazione a riguardo. In questo caso risulta più sensato avere più tempo a disposizione per la raccolta delle firme affinché durante questo periodo la richiesta possa divenire di larga attualità.