L’Iniziativa per più democrazia ha inoltrato un questionario con 13 domande ai candidati sindaco nelle elezioni del 6 maggio 2015 di Bolzano e Merano, chiedendo di esprimere la loro posizione riguardante il coinvolgimento, la partecipazione e gli strumenti di democrazia diretta nei comuni. Il 4 e il 6 maggio abbiamo presentato i risultati.
Una politica comunale orientata al bene della comunità non è possibile senza l’informazione, la partecipazione e il coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali. Il luogo in cui tali diritti dei cittadini sono sanciti è lo statuto comunale.
La democrazia inizia nei comuni. Qui si ha
il maggior grado di vicinanza tra i rappresentanti eletti e i loro elettori, pertanto i cittadini dovrebbero sentire i propri amministratori altrettanto “vicini e dalla loro parte”. Di fatto questo è lungi dall’essere il caso. La distanza tra le due parti è aumentata anche a livello comunale: il calo di affluenza alle urne e le notevoli difficoltà di tutti i partiti a trovare candidati ne sono chiari segnali.
Un esempio estremo di assoluta divergenza tra l’incarico ufficiale e l’interpretazione che ne danno alcuni rappresentanti eletti lo abbiamo visto quattro mesi fa nel comune di Malles. Qui la maggioranza del consiglio comunale si é rifiutata di riconoscere l’esito, sancito a larga maggioranza dai cittadini, di un referendum vincolante.
L’anno scorso nel comune di Bressanone il sindaco ha cercato di portare a realizzazione, abusando apertamente di strumenti di democrazia diretta, un progetto funiviario deciso a livello politico senza tener conto in alcun modo del volere dei cittadini, che hanno fermamente respinto tale manipolazione.
Attualmente i cittadini di Bolzano si vedono confrontati con il fatto inaudito di un sindaco che intende realizzare un grande centro commerciale – dall’impatto profondo ed irreversibile sul futuro della città – e che si rifiuta categoricamente di coinvolgere i cittadini nel processo decisionale inerente tale progetto.
La gente non è stanca della politica, ma della politica partitica. La richiesta, da parte di sempre più cittadini e cittadine, di essere coinvolti e di avere voce in decisioni importanti che riguardano la loro comunità, è articolata in modo sempre più deciso. Cresce sempre più la consapevolezza che il cittadino non è suddito ma il vero sovrano nello Stato, nelle regioni e nei comuni.
Abbiamo bisogno di politici ovvero amministratori che riconoscano che una politica comunale orientata al bene comune non è possibile senza l’informazione, la partecipazione e il coinvolgimento della cittadinanza nei processi decisionali con strumenti di democrazia diretta. Il luogo in cui tali diritti dei cittadini sono sanciti è lo statuto comunale. Ci aspettiamo che chi si candida a sindaco nelle elezioni comunali del 10 maggio 2015 intenda introdurre nello statuto comunale regole di democrazia diretta per un’ampia partecipazione e il coinvolgimento decisionale dei cittadini, soprattutto per quanto riguarda i seguenti punti:
- Il riconoscimento del principio: tutto ciò che Giunta e Consiglio comunale decidono può essere deciso anche dai cittadini mediante una votazione popolare
- Eliminazione del quorum
- Introduzione del referendum confermativo per le decisioni comunali
- Introduzione del referendum obbligatorio per progetti che superino una certa spesa
- Introduzione del bilancio partecipativo
- Facilitare l’autenticazione delle firme raccolte
- Introduzione del opuscolo informativo
- Facilitare la votazione per le cittadine e i cittadini
Risultati per BOLZANO (grafico 1)
- Tre candidati (Duzzi, Tomada, Vettori) non si sono nemmeno degnati di rispondere alle domande.
- In modo molto positivo, molto chiaro e preciso si sono espressi per la partecipazione dei cittadini e per buoni strumenti di democrazia diretta il candidato Rieder (5-stelle) e la candidata Stefanelli (SEL/Verdi).
- Ad un livello molto piú basso e diffuso si sono posizionati il candidato Benussi (Benussi/Casa Pound) ed il candidato Gennaccaro (Io sto con Bolzano). Giá nella zona negativa troviamo il candidato Urzí (Bolzano nel cuore).
- Il risultato peggiore dei sei candidati é stato raggiunto dall'attuale sindaco Spagnolli (PD/SVP/Projekt Bozen). Partecipazione dei cittadini e democrazia diretta per lui sono un'inutile spreco di tempo e danaro. Perció rifiuta ogni miglioramento dello statuto comunale.
- Su iniziativa propria la lista „SVP“ e la lista „Projekt Bozen“ ci hanno inviato le proprie risposte al questionario. Il risultato di “Projekt Bozen” si colloca con 20 punti nella fascia A (con Stefanelli e Rieder) e si differenzia cosí nettamente da quello del loro candidato sindaco Spagnolli. Il risultato della lista “SVP” con -1 punti invece si inserisce nella fascia B (con Benussi, Gennaccaro, Urzí).
Risultati per MERANO (grafico 2)
- Al questionario hanno risposto 9 dei 12 candidati/e a sindaco/a di Merano, mentre i partiti „Alleanza per Merano“ con il candidato sindaco Zaccaria, la Lega Nord con Rita Mattei e „L’Italia dei Valori“ con Marcello Caramella non si sono neanche degnati di rispondere.
- I 5 partiti risultati decisamente positivi (colonne verdi) ed aperti ad una maggiore partecipazione sono i primi tre come la Lista verde civica con il candidato sindaco Paul Rösch, il Movimento 5 Stelle con Francesca Schir e la Lista Sinistra Ecosociale-Ökosoziale Linke, mentre la Südtiroler Freiheit con Sepp Mitterhofer e la Südtiroler Volkspartei con Gerhard Gruber risultano solo parzialmente positivi.
- Negativi (colonne rosse) sono invece sia il Partito Democratico con il candidato sindaco Diego Zanella che la Lista Civica per Merano con Giorgio Balzarini, la BürgerUnion con Sigmar Stocker e, altamente negatio, L’Alto Adige nel Cuore con la candidata sindaca Maria Cristina Cappello.
File PDF con i quesiti: cliccare qui.