Anche la settima (!) raccolta di firme per una buona regolamentazione della democrazia diretta è andata in porto e impegna in modo improrogabile il Consiglio provinciale a varare finalmente - dopo 16 anni - un ordinamento ben praticabile.
Il giorno 4 settembre 2017, i promotori delle due iniziative popolari per la democrazia diretta hanno consegnato in Consiglio provinciale oltre 11.000 firme a loro sostegno. Le 8.000 firme richieste dalla legge sono state così ampiamente superate e la trattazione dei disegni di legge in Consiglio è così certa. La versione originale del disegno di legge Amhof/Foppa/Noggler - che è frutto di un processo partecipativo durato ben due anni e di una collaborazione tra maggioranza e minoranza consiliare - nonché la sua versione migliorata dall'Iniziativa per più democrazia dovranno così essere votate prima delle elezioni provinciali dell'ottobre 2018.
La settima raccolta firme per la democrazia diretta in Alto Adige è una novità assoluta, in quanto non si è cercato il sostegno per la proposta di legge dell'Iniziativa per più democrazia, ma per una proposta di compromesso che è stata elaborata all'interno del Consiglio in base a un processo partecipativo e una collaborazione rara tra maggioranza e opposizione. Con l'iniziativa popolare questo disegno di legge ora ha non solo una legittimazione istituzionale da parte dei cittadini, ma sono state avanzate da essi anche proposte di miglioramento che dovranno essere prese in considerazione. Quella più importante riguarda il quorum di partecipazione. Nel disegno di legge A/F/N è fissato al 25%. Questo quorum ribassato è uno dei motivi determinanti per i tentativi di forze avverse nel partito di maggioranza di non far presentare il disegno di legge in Consiglio, forze contrarie di per se alla democrazia diretta e che hanno reso necessario l'iniziativa popolare. Così si è voluto controbilanciare con il sostegno dei cittadini a un quorum del 15% tentativi di innalzare nuovamente il quorum in fase di trattazione.
La settima raccolta di firme è stata la più ardua, ma proprio per le condizioni delle quali si è dovuto tener conto è stata nuovamente una sfida pionieristica nella lotta per una democrazia migliore nella nostra provincia. Non si è raccolto consenso per una propria proposta che convince in tutto e per tutto, ma per una proposta di compromesso, che sì è stata elaborata con la partecipazione dei cittadini, ma che si presenta sotto la direzione della presidente di commissione legislativa, Magdalena Amhof, anche come compromesso all'interno della SVP al limite di quanto per essa è accettabile.
La settima raccolta di firme è stata la più ardua anche per il periodo della raccolta firme, in quanto per via dei termini stabiliti dalla legge è stato inevitabile cadere in mezzo all'estate, con tutte le limitazioni immaginabili legate al periodo di ferie. La disattenzione poi dei mass media ha portato all'esasperazione queste pessime condizioni.
Tanto più va stimato e debitamente onorato l'impegno civico di poche persone che sono un esempio lampante per ciò che anche il singolo può contribuire a un processo di miglioramento collettivo. Sono persone che hanno impegnato parte della loro estate per dare ai propri concittadini la possibilità di far avanzare con il loro sostegno il processo di democratizzazione in Alto Adige.