PRESENTATA RICHIESTA DI REFERENDUM PROVINCIALE
- La raccolta firme parte dopo ferragosto -
Giovedì 22 luglio, 37 cittadine e cittadini provenienti da tutta la provincia hanno presentato in Consiglio provinciale la richiesta di referendum contro la modifica della legge 22/2018 sulla democrazia diretta e la partecipazione votata l'11 giugno dalla SVP assieme alla Lega Salvini. Con questa modifica prima di tutto si vuole cancellare dalla legge il referendum sulle leggi ordinarie e non sarebbe più garantita una oggettiva informazione istituzionale con l'opuscolo referendario. In più ai cittadini verrebbe tolto il diritto di indire consigli di cittadini estratti a sorte.
Questo spudorato taglio dei nostri diritti di codeterminazione può essere e sarà respinto dalla popolazione altoatesina con il referendum confermativo come lo prevede lo statuto di autonomia.
Non ci facciamo togliere il referendum!
Lanciamo il referendum confermativo a tutela delle leggi fondamentali (previsto dallo statuto di autonomia) a difesa di quello previsto dalla legge provinciale 22/2018 per le leggi ordinarie!
È il nostro potere di controllo, il nostro diritto di veto, non è solo la metà della democrazia diretta, bensí il suo elemento cardine.
Con esso i cittadini possono riprendersi il diritto decisionale su una decisione presa nel loro nome dalla rappresentanza politica.
La sovranità in una democrazia appartiene ai cittadini. Così lo stabilisce la Costituzione italiana (art. 1) e la maggior parte delle costituzioni europee.
CHI LAVORA AL SERVIZIO DELL'INTERESSE GENERALE E PER IL BENE COMUNE
NON TEME IL REFERENDUM!
La legge 22/2018, dalla quale vogliono togliere il referendum senza che questo sia finora stato utilizzato, è stata decisa
• dopo una decennale lotta di molte organizzazioni,
• sostenuta da una cospicua parte della popolazione (votazione referendaria 2009 con 114.884 voti e una partecipazione al voto del 38% a favore di una legge migliore per la democrazia diretta e 70.000 firme autenticate raccolte nell'arco di 25 anni),
• dopo la respinta nel referendum 2014 di una legge voluta solo dalla SVP che nuovamente, oltre che avrebbe reso quasi impossibile di utilizzare il voto referendario, non aveva previsto lo strumento del referendum confermativo sulle leggi ordinarie,
• dopo un processo partecipativo in seguito voluto dal Consiglio provinciale
• in una collaborazione trasversale dei partiti nel luglio 2018.
L'intenzione dopo (!) le elezioni del 2018 di stralciare nuovamente il referendum dalla legge è stata accantonata dalla SVP poco prima dello scoppio della pandemia. Poi, in autunno 2020, nel bel mezzo della pandemia hanno ripresentato questo scempio ben confezionato in un nuovo disegno di legge. Probabilmente hanno fiutato il momento opportuno credendo i cittadini indifesi. In commissione legislativa del Consiglio questo stralcio non ha trovato una maggioranza. L'ha trovato invece rosicchiato con un voto con l'apporto della Lega Salvini nella seduta plenaria del Consiglio provinciale l'11 giugno con un colpo di mano facendo presentare all'esponente di Forza Italia un emendamento al disegno di legge dal quale in commissione è stata tolta la cancellazione dell'articolo 12 della legge 22/2018 che prevede il referendum confermativo.