Il presidente del Consiglio provinciale J. Noggler nel novembre passato ha presentato un disegno di legge (nr. 96/2020) al fine di togliere diverse manchevolezze tecniche nella legge provinciale sulla DEMOCRAZIA DIRETTA E LA PARTECIPAZIONE (nr. 22/2018). Come vero intento di questa iniziativa legislativa si presenta però la cancellazione dell'art. 12 e con esso il referendum confermativo sulle leggi provinciali. Tant'è vero che nei due anni dall'entrata in vigore della legge non si è voluto eliminare questi difetti senza voler cancellare in un colpo metà della democrazia diretta e cioè il diritto di controllo stesso dei cittadini sulla legislazione provinciale introdotto per la prima volta in Alto Adige. Si tratta niente meno che di uno dei due pilastri della democrazia diretta che sono appunto il referendum e l'iniziativa. Ma questa volta non solo si vorrebbe cancellare il referendum. Con la legge provinciale 22/2018 è stato introdotto pure il Consiglio dei cittadini estratti a sorte, attivabile anche da 300 cittadini per trattare temi di particolare importanza. Anche questo diritto è rimasto inpraticabile per il fatto che il presidente Noggler non ha voluto istituire presso il Consiglio provinciale l'ufficio per l'educazione politica al quale spetta per legge di gestire un tale Consiglio. Con le proposte di modifica della legge presentate da J. Noggler il Consiglio dei cittadini in futuro dovrebbe poter essere istituito solamente dal Consiglio provinciale.

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