Attuare le raccomandazioni della Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa!
Per la prima volta in Italia, e probabilmente esempio unico al mondo, è stato istituito un Ministero che ha il compito di assicurare in ugual modo il buon funzionamento dei procedimenti parlamentari e quelli di partecipazione dei cittadini. Ed è la prima volta in Italia che un contratto di governo prevede una riforma degli istituti di democrazia diretta che mira ad un effettivo ampliamento e ad un considerevole miglioramento dei diritti di partecipazione diretta dei cittadini.
Questo ha generato ovviamente una forte aspettativa dalla quale è scaturita una lettera redatta in collaborazione tra Iniziativa per più democrazia e l'organizzazione sorella "Più democrazia in Trentino", rivolta all'inizio dell'anno a Riccardo Fraccaro, Ministro per i Rapporti con il Parlamento e per la Democrazia Diretta. Nella lettera vengono espressi i concetti base per un buon funzionamento della partecipazione direttodemocratica e, in forma operativa, le misure atte a realizzare una buona prassi di partecipazione democratica. Questi i macro-capitoli evidenziati nella nostra lettera:
- raccolta delle firme e loro certificazione
- quorum di validità
- referendum (confermativi)
- presupposti procedurali e regolamenti
Come orientamento abbiamo fatto riferimento al Codice di Buona Condotta sui Referendum della Commissione di Venezia.
Qui la lettera inviata l'8 gennaio al Ministro Fraccaro.
Nel frattempo purtroppo da Roma ci sono giunte notizie che deludono profondamente le aspettative. Sembra prevalere nella ricerca di un compromesso l'intenzione di sostituire il quorum di partecipazione del 50%, di cui nel contratto di governo era prevista l'abolizione, con un quorum che richiede per l'approvazione di una proposta referendaria l'assenso del 25% degli aventi diritto al voto, il cosiddetto quorum di approvazione. La Commissione di Venezia nelle sue raccomandazioni per l’abolizione del quorum si esprime in modo chiaro e convincente anche contro l'istituzione di un tale quorum.
Tanto più importante e significativo è pertanto l'invito che giunge ora alle nostre organizzazioni per un incontro con il Ministro fissato per il 20 febbraio a Roma.
Daremo notizia dell'esito del colloquio!