Questo lunedì la direzione della SVP intende prendere una decisione sulla propria proposta per la democrazia diretta. L’Iniziativa per più democrazia mette in guardia cittadini e cittadine perché non si facciano ingannare dalla direzione della SVP, che in passato ha fatto di tutto per negar loro un efficace diritto di partecipazione. Esaminato il disegno della SVP, l’Iniziativa constata che purtroppo l’obiettivo non è cambiato.
È deludente anche constatare che le forze più progressive nella SVP si lasciano prevaricare per mascherare i fortissimi interessi economici nel partito, che niente temono più di un diretto controllo di cittadini e cittadine sulle decisioni dei loro rappresentanti politici. È evidente che qui mancano le conoscenze specifiche necessarie a valutare realisticamente la propria proposta; probabilmente in parte manca anche il coraggio di difendere un’opinione in controtendenza. La proposta che la SVP intende presentare è un vero e proprio oltraggio al diritto della cittadinanza di avere l’ultima parola in una democrazia. La proposta prevede un numero di firme doppio di quello realisticamente raggiungibile, inoltre limitazioni e ostacoli per impedire un uso efficace di questo diritto. Difficilissimo concepire qualcosa di più inservibile. È poi insopportabile il tono propagandistico usato dalla SVP per fregiarsi di qualcosa che serve a defraudare ancora una volta la popolazione. La sua proposta è nata senza alcun confronto con gli ambiti attivi della società civile e le sue molte organizzazioni, che da anni chiedono che si realizzi il diritto alla partecipazione – come dimostra la loro collaborazione nel comitato promotore delle iniziative popolari per la democrazia diretta. Questa proposta nega uno standard ormai consolidato in tutto il mondo, e si orienta su realtà in cui la democrazia diretta è quasi irrilevante. Una nuova regolamentazione della democrazia diretta deve corrispondere alla volontà popolare, che nel referendum del 2009 si è espressa molto chiaramente. Secondo l’indagine dell’Astat sulla gioventù, l’83% dei giovani desidera un’efficace democrazia diretta. L’attuale proposta della SVP non è invece altro che una nuova formula per evitare con altri mezzi la democrazia diretta. Come il diritto di voto, anche il diritto di cittadini e cittadine a decidere direttamente è un diritto democratico basilare che gli spetta in base allo Statuto d’autonomia del 2001 in una forma ben applicabile. L’Iniziativa per più democrazia non aspetterà che, come già nel 2009, la nuova legge della SVP impedisca il diritto di partecipazione, e che le aspettative di cittadini e cittadine sulla democrazia diretta continuino a essere deluse. Stiamo raccogliendo firme in tutto l’Alto Adige, di nuovo col sostegno di molte organizzazioni, per far trattare in Consiglio provinciale il disegno di legge approvato dalla stragrande maggioranza dei cittadini e delle cittadine di questa provincia. Si può firmare fino a metà giugno in ogni Comune altoatesino.